Omeopatia e Medicina complementare
Agopuntura, Fitoterapia, Medicina tradizionale Cinese, Omeopatia, Omotossicologia …. Sono sistemi di diagnosi, di cura e prevenzione che integrano la medicina convenzionale e con essa interagiscono, avendo come scopo comune la promozione e la tute la della salute, la cura e la riabilitazione.
Agopuntura ed Omeopatia sono, forse, le due branche delle medicine complementari più largamente utilizzate nel mondo e, ovviamente, anche quelle che dettano le regole di qualsivoglia discussione in merito alla presunta efficacia/potenzialità dell’approccio “olistico” ad un quadro patologico reale e codificato secondo i canoni della medicina “ occidentale”.
Di fatto queste discipline, nel nostro campo di applicazione, sono di esclusiva competenza e responsabilità professionale del medico veterinario; ciò detto, è impensabile non sottolineare che in medicina veterinaria non si realizza il binomio “ medico – paziente” per quanto attiene la libertà di scelta delle cure, poiché alla valutazione in scienza e coscienza del terapeuta si affiancano sempre le richieste del proprietario dell’animale, in un sistema decisionale a tre che non di rado risponde a priorità diverse, ma che deve comunque fondarsi su un rapporto consensuale e informato.
- Agopuntura: Le origine dell’agopuntura si perdono nella storia dell’umanità. I documenti che sono alla sua fonte sono tra i più vecchi che la cultura umana abbia prodotto, l’Agopuntura è solo una parte della Medicina Tradizionale Cinese; è una conoscenza trasmessa da secoli che assume un aspetto filosofico e poggia su un modo di ragionamento “ per analogia” che si contrappone ad uno spirito “ cartesiano”; si esprime spesso con un simbolismo ermetico, a volte quasi esoterico che necessita, per la sua comprensione, di riuscire ad andare al di là della forma per potersi inserire nel senso profondo delle parole per comprenderne i rapporti che le uniscono in un sistema complesso e coerente. I fondamenti teorici dell’Agopuntura sono quelli del Taoismo tradizionale, ben anteriore a Lao Tseu e Confucio; il Taoismo è innanzitutto una conoscenza, una spiegazione teorica del mondo e delle sue manifestazioni. Energia; questo concetto in occidente è sempre intesa in senso qualificativo( elettrolitica, meccanica, fisica …) queste energie si trasformano l’un l’altra e si relazionano in differenti sistemi che si compenetrano e si mantengono parzialmente; in Oriente, pur avendo degli aspetti comuni, la nozione di Energia è nella sua concezione diversa “ l’Energia è la causa di tutte le produzioni e di tutte le distruzioni”dice il “Nei King So OUENN” (una delle opere base di Medicina Tradizionale Cinese) ; l’essere umano non è che una condensazione di Energia e da questa definizione si instaura la biforcazione che porta la strada della Medicina tradizionale Cinese ad un percorso diverso, pur avendo medesima destinazione, rispetto alla medicina occidentale. L’uomo è un’entità indivisibile dal suo ambiente col quale forma un circuito energetico “ aperto”; non si dovrebbe quindi isolare in lui un sistema invece di un altro e il medico dovrà curare la vera causa della malattia , cioè il deficit dell’assieme del “terreno” umano e non il luogo della fissazione della sintomatologia. L’agopuntura è una medicina “ infraclinica”, della funzione e non dell’organo. Di fatto l’Agopuntura si esprime mediante la stimolazione ( spesso a mezzo di infissione di aghi metallici) in ben determinate zone cutanee per aiutare a ristabilire l’equilibrio di uno stato di salute alterato.
- La storia dell’Omeopatia nasce con Christian Friederich Samuel Hahnemann, nato, in Germania nel 1755 Appassionato di medicina si iscrive all’università di Lipsia; Insoddisfatto degli studi, due anni dopo si trasferisce a Vienna per apprendere la pratica clinica. Hahnemann si trova ad esercitare la professione in un secolo nel quale, dice Voltaire, “Il medico cura, con farmaci che non conosce, un individuo che conosce ancora di meno” , ed anche “Il medico intrattiene il malato, la natura lo cura”. Hahnemann è critico verso la mentalità medica del tempo e verso se stesso. Rifiuta una medicina che guarda solo ai sintomi e dimentica l’uomo; decide di lasciare la professione durante un profonda crisi di coscienza. Cade presto in miseria. Conoscendo bene diverse lingue, per mantenere la numerosa famiglia si dedica alle traduzioni. Mentre traduce la “Materia Medica” di Cullen, noto tratto di clinica medica dell’epoca, ha modo di osservare che i lavoratori del chinino, sempre a contatto con l’estratto della corteccia di china, presentano sintomi psicofisici simili a quelli della malaria; questo fatto stimola la mente di Hahnemann che comincia a sperimentare su se stesso gli effetti del chinino Lo assume, somministrandolo in seguito anche a familiari ed amici in buone condizioni di salute. A due ore circa dall’assunzione compare una febbre intermittente con un insieme di sintomi psicofisiche ricordano il quadro della malaria. I sintomi scompaiono in maniera graduale, interrompendo la somministrazione. Sperimenta nello stesso modo molte altre sostanze arrivando alle medesime conclusioni: un malato si può curare utilizzando la sostanza in grado di indurre gli stessi sintomi, se somministrata in un soggetto sano. Getta quindi le basi della medicina omeopatica, fondata sulla “legge dei simili”. E’ l’antico principio “similia, similibus, curenter”, enunciato da Ippocrate agli albori della storia della medicina. Il principio di similitudine e la sperimentazione pura sul soggetto sano sono i capisaldi su cui si fonda l’Omeopatia, nella clinica il principio fondamentale è il principio dell’individualità che si può riassumere in: individuare tutti i sintomi caratterizzanti la patologia del soggetto, individuare il rimedio più simile a questa totalità caratterizzante; valutare la quantità e qualità del rimedio da somministrare. Ogni paziente è una storia, una sequenza dinamica a se. L’uso di sostanze diluite in soluzione oltre il numero di Avogadro e somministrate in gocce, granuli o globuli secondo differenti scale di “ potenze” gestite secondo arte porta alla risoluzione dello stato patologico ripristinando lo stato di salute del soggetto. La Medicina Omeopatica bypassa il processo comprensivo nei confronti dei fenomeni naturali e delle sofferenze dell’uomo e ricerca metodi terapeutici basandosi unicamente sui caratteri peculiari, esclusivi, non ripetitivi, aciclici e incostanti della patologia, quelli che la scuola medica classica tende a scartare poiché insignificanti in senso statistico e troppo individualizzati.
Partendo dal concetto di E. Morin “ La scienza si evolve. Il concetto di Scienza non è né assoluto né eterno. Eppure in seno all’istituzione scientifica regna la più antiscientifica delle illusioni; quella di considerare assoluti ed eterni i caratteri della Scienza ” ci risulta più semplice spiegare la filosofia del nostro agire: siamo in costante evoluzione, dobbiamo avere la forza di non essere vincolati a strutture logiche rigide. Secondo scrupolosa criticità, scienza e coscienza, approcciamo le discipline complementari in maniera attiva e propositiva. Alle diatribe passate presenti e future sull’effettiva efficacia delle Medicine Complementari rispondiamo semplicemente che …. Siamo medici, il nostro scopo è guarire i pazienti e non costruire teorie, dobbiamo osservare e tenere conto dei fatti!